Ogni specie animale è biologicamente, fisiologicamente, geneticamente, anatomicamente molto diversa dalle altre e le estrapolazioni dei dati tra una specie e l'altra sono impossibili.

Quindi, al di là dell'aspetto etico, va considerato il fatto che gli esperimenti sugli animali sono considerati antiscientifici da un numero sempre crescente di medici, che non accettano più la validità della vivisezione come dogma assoluto, ma che iniziano a porsi delle domande, e a rispondere opponendosi alla vivisezione.

Gli esperimenti sugli animali non portano ad alcuna reale conoscenza sull'effetto della sostanza da provare, perché animali di specie diverse, o addirittura diverse razze o ceppi di animali della stessa specie, risponderanno in modo diverso ad un dato stimolo, come ad esempio alla somministrazione di un farmaco.

Alcuni esempi, tra le decine e decine tra cui scegliere: la stricnina lascia indifferente la cavia, il pollo, le scimmie in dosi sufficienti a mandare in convulsioni un'intera famiglia umana; l'insulina provoca malformazioni nelle galline, nei conigli e nei topi: mai nulla di simile è stato osservato nell'uomo.

E, dunque, se il risultato ottenuto su un topo è diverso da quello ottenuto su un gatto, a chi somiglierà di più l'uomo, al topo o al gatto? La risposta è che non lo si può sapere a priori. Solo DOPO aver fatto l'esperimento sull'uomo si scoprirà, volta per volta, a quale specie e razza assomiglia di più per QUELLA particolare sostanza.

Risulta quindi chiaro che la sperimentazione sull'animale è dannosa per l'uomo, per due ragioni: consente di sperimentare direttamente sull'essere umano sostanze che non hanno subito alcun vaglio preventivo (perché il risultato della sperimentazione sugli animali non è in alcun modo predittivo per l'uomo), e fa correre il rischio di scartare sostanze che invece per l'uomo potrebbero essere di grande aiuto solo perché su una particolare specie sono risultate tossiche.

17. Esperimento sul cervello di un gatto immobilizzato in un apparecchio di contenzione.
(Provenienza sconosciuta)

18. Draize Test su conigli in apparecchi di contenzione (Liverpool, UK). La sostanza da provare viene versata negli occhi dei conigli. Dopo diverse ore o anche giorni, lo sperimentatore valuterà il grado di distruzione del tessuto oculare. Questo test è stato inventato nel 1944, e continua a essere usato, inalterato. Questa è una della tante dimostrazioni che nei vivisettori prevale l'inerzia sulla volontà di trovare metodi di ricerca moralmente accettabili e scientificamente attendibili.
Foto tratta da: Annual Pictorial Review della Scottish Society for the Prevention of Vivisection (Epoca: anni '50 - primi anni '70)

19. Scimmia stabulata presso l'England's Royal College of Surgeons. Si noti che sulla fronte dell'animale gli sperimentatori hanno tatuato la parola "CRAP" (merda). Eppure i vivisettori sostengono di amare e rispettare gli animali che vivisezionano.
(Provenienza sconosciuta)

20. Scimmia in apparecchio di contenzione: i primati non umani sono spesso rinchiusi senza potersi muovere in questi apparecchi per periodi lunghissimi.
Foto tratta da Stern Magazine (Epoca sconosciuta)

21. Macaco di nome Elisa, stabulata presso l'Institute of Neurology di Londra (UK). Le sono stati fissati permanentemente sul cranio elettrodi, cannule e altri dispositivi di metallo.
Fonte: NAVS UK (Epoca: metà degli anni '90)