L'11 marzo 2013 in Europa è entrato in vigore il divieto di test su animali per gli ingredienti dei cosmetici: shampoo, bagnoschiuma, makeup, crema da barba, sapone, creme di ogni tipo, ecc. Si tratta di un traguardo importante, che è stato raggiunto in Europa per la prima volta nel mondo, dopo oltre 20 anni di battaglie.
Fino a prima dell'11 marzo 2013, un nuovo ingrediente sviluppato nel campo della cosmesi poteva ancora venir sottoposto a test su animali, se eseguiti in laboratori al di fuori dell'UE (perché dal 2009 eseguirli all'interno dell'UE è vietato). Sono test molto invasivi per gli animali, sempre letali.
Essi sono: tossicità ripetuta (agli animali vengono somministrate basse dosi di sostanza da testare per periodi di tempo lunghi, anche per tutta la vita dell'animale); tossicità riproduttiva (la capacità della sostanza di creare difetti nella prole, quando somministrata a un animale in gravidanza); tossicocinetica (come la sostanza raggiunge le cellule e gli organi e causi eventuali danni biologici).
Il divieto dell'11 marzo elimina tali test: in Europa oggi non possono essere venduti prodotti che contengono ingredienti, sviluppati appositamente per il campo della cosmesi, che siano stati testati su animali, in qualunque parte del mondo, dopo l'11 marzo 2013. Naturalmente non diventano fuorilegge gli ingredienti testati PRIMA di questa data, si possono ancora usare.
I detersivi non sono inclusi: per i detersivi il divieto NON vale.
Gli ingredienti testati su animali dopo il marzo 2013 non verranno mai più usati nei cosmetici? Purtroppo no: il divieto vale solo se gli ingredienti sono creati appositamente per essere usati in un cosmetico. Se invece un ingrediente è realizzato per essere usato in un altro prodotto, non cosmetico, e quindi viene testato per quell'uso, esso può venire usato anche in un prodotto cosmetico, anche se testato dopo il marzo 2013, perché i test erano stati eseguiti per altri scopi.
Cosa succede per le aziende che commercializzano in tutto il mondo? Queste aziende non potranno testare su animali i nuovi ingredienti che sviluppano, se vorranno vendere in Europa, ma potranno benissimo testarli per la vendita in altre nazioni. Per esempio, se una azienda decide di vendere in Cina, addirittura il prodotto finito sarà testato su animali.
L'entrata in vigore di questo divieto segna un grande passo avanti che salverà animali nel campo della cosmesi e, di conseguenza, anche in molti altri settori e in molte altre parti del mondo, dando anche un grosso supporto alla battaglia portata avanti fuori Europa.
Come consumatori, però, se vogliamo coi nostri acquisti evitare di sostenere in qualsiasi modo aziende che ancora useranno ingredienti testati dopo il marzo 2013, per i motivi indicati sopra non possiamo far altro che continuare a rivolgerci solo a quelle che aderiscono allo Standard Internazionale cruelty-free.
Queste sono, per l'Italia, quelle elencate sul sito di VIVO:
Le ditte "cruelty-free": quali sono e dove trovare i loro prodotti
E per l'estero quelle del database di Cruelty Free International:
www.GoCrueltyFree.org
Per i detersivi, è ancora più importante scegliere solo queste aziende, perché ad oggi gli ingredienti dei detersivi sono tutti testati su animali e la battaglia è ancora aperta. Leggi sul tema l'articolo Detersivi crudeli: come evitarli e non farsi ingannare da marchi fuorvianti.
Per saperne di più sulla situazione legislativa e sui metodi alternativi, si faccia riferimento alle notizie seguenti:
Divieto test cosmetici su animali: cosa à stato ottenuto e cosa no, marzo 2013
https://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1360
Ultime novità sul divieto per i test cosmetici, settembre 2011
https://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1198
Crimini nascosti
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Se non hai il coraggio di guardare cosa succede nei laboratori di vivisezione, a maggior ragione: